Si è svolta ieri, 22 settembre 2018 alle ore 19:00, presso la new gallery del bookstore Mondadori in via Monsignor Bagnoli 86, Avezzano, la presentazione del libro “Untitled” di Carlo Montanari; giovane avezzanese che ha raccontato del suo romanzo in modo esaustivo, coinvolgendo le persone presenti, nel suo percorso da poco iniziato. Untitled è infatti il suo primo romanzo, un giallo, un thriller psicologico? Perché limitarlo in una definizione? Lo stesso Montanari racconta il processo che si cela dietro il suo romanzo esposto sotto gli occhi di chi, curioso, sbirciava la copertina pur stando seduto, pronto per l’ascolto, allungando il collo! La prima stesura risale a due o tre anni fa e coincide con il periodo universitario, quando l’autore non era ancora consapevole del suo poter dare vita ad un romanzo, periodo in cui sconosciuto a lui, era anche se stesso. Processo complesso quello creativo, eppure dopo varie stesure, ecco la nascita di quella consapevolezza su carta, nero su bianco; la storia che da tempo teneva per sé finalmente a disposizione di chi ha fame ogni volta di storie nuove. Uno stile grezzo, ancora acerbo, ma con una grande capacità espressiva, delinea una scrittura semplice e per questo diretta, senza fraintendimenti; intrigante ma allo stesso tempo schietta. La scrittura filmica, che ci permette di poter immaginare l’esatta scena descritta e pregna di suspense, risente delle passioni di Montanari, per il cinema e per la lettura principalmente; in particolar modo Stephen King e Paolo Sorrentino sono di grande ispirazione per il giovane autore, il quale afferma di farsi influenzare notevolmente dagli autori che predilige e di assorbire i vari stili, rielaborandoli e facendoli propri. Un mix di “fiato in gola” e racconti di vita che ci accompagnano nella lettura, lasciando il segno. Qual è quindi la storia che si nasconde dietro la misteriosa copertina nera? Michael Gordon, scrittore di fama internazionale, si trova a vivere uno dei peggiori momenti per uno scrittore: il blocco. Non avere più l’ispirazione giusta, quella che ti porta a gettare tutto su carta con la convinzione che sia la cosa giusta, siano le parole giuste. Decide così di tornare nel suo paese natale, Mercurio, e di scrivere del suo viaggio, cercando fra le tante storie, quella da raccontare per il prossimo romanzo. Si troverà però ad affrontare qualcosa che non avrebbe mai creduto. Carlo Montanari parla di Gordon come l’anti eroe per eccellenza, colui che anziché migliorare nel corso della storia, sprofonda man mano, peggiorando notevolmente; una sorta di ricerca di se stessi che finisce nel peggiore dei modi. ” Ogni ragazzo sogna di andare via per cercare qualcosa che lo stupisca, ma non si può andare via senza conoscere se stessi, quello vissuto è quello che siamo. Quando non ci sono le radici un albero cade … “, questo afferma l’autore durante la piacevole analisi del suo romanzo; probabilmente mai frase più vera, che contiene una consapevolezza di se stessi molto profonda. La scrittura porta proprio a questo, a conoscersi in modo così intimo che alle volte può spaventare. Ti svisceri completamente e forse inizialmente neanche te ne rendi conto, e poi ti trovi lì, improvvisamente, con te stesso e o impari a conoscerti, ad accettarti e ad amarti con tutte le tue stranezze, oppure cedi, e lasci; e perché no, vai in blocco. Il cosi detto “blocco dello scrittore”! Ma a quanto pare, la consapevolezza del nostro Montanari non ha portato ad un blocco, ha invece preso la strada migliore: è in programma il prossimo romanzo che lascia molti con il fiato sospeso, in attesa di scoprire come, lo stile acerbo di Untitled si sia evoluto, e di quanta suspense e sorpresa abbia riservato per noi l’autore.
(Morena De Luca)