Commedia dialettale
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Dalla penna di Salvatore Sottile, autore teatrale. è uscita fuori una commedia brillante a tratti tragica, liberamente recitata in dialetto siciliano, dal titolo: “A quello lì manca un venerdì!”.
Una storia in cui si ride, anche a denti stretti, grazie alla bravura degli attori: Giovanna Angirello, Antonio Pidalà, Marisa Giannino, Giuseppe Bongiovanni, Francesca Trombetta, Samantha Angirello, Elisa Tabia, Mirella Catania e il piccolo Cristiano Quattrocchi, e del regista e interprete, Saretto Angirello, per un racconto credibile celato dietro uno sgradevole tradimento coniugale mai confessato. La vicenda ricorda il capolavoro teatrale di Luigi Pirandello, “Enrico IV”, racconto aggrovigliato tra finzione e realtà. Nella commedia “A quello lì manca un venerdì!”, il marito tradito, Antonio Fanciulli, a causa di un incidente automobilistico, perde la memoria ritornando indietro all’età di otto anni, con un comportamento da vero pazzoide.
L’episodio metterà a dura prova la pazienza della moglie, Serena Fanciulli, pronta a presentare domanda di divorzio dall’avvocato, nonostante lei sia l’unica tutrice del marito malato “in apparenza”. Ci sono altri personaggi che metteranno un po’ di pepe al racconto, come Agata Mangiapasta, amica di famiglia in cerca di marito, esperta regina della chat tra amori veri e virtuali, il medico che preferisce le donne in carne a quelle magre, e la figlia di quest’ultimo innamorata segretamente dell’amante di Serena, la moglie di Antonio.
La commedia ha un finale grottesco. Antonio confessa la sua pazzia immaginaria per smascherare la moglie traditrice. Riabbraccia il figlio, chiuso a sua insaputa in un orfanotrofio dalla madre, e inizierà una nuova storia d’amore per dimenticare l’accaduto per nulla soddisfacente.